Edvard Radzinskij, "Rasputin, La vera storia del contadino che segn la fine di un impero", Mondadori, 2000., 7 dicembre 2000
Rasputin aveva ventotto anni quando smise di fumare, bere, mangiare carne e dolci, e partì per visitare i monasteri che custodivano icone miracolose e sacre reliquie: «Non mi cambiavo la biancheria per sei mesi»
Rasputin aveva ventotto anni quando smise di fumare, bere, mangiare carne e dolci, e partì per visitare i monasteri che custodivano icone miracolose e sacre reliquie: «Non mi cambiavo la biancheria per sei mesi». Scelse come santo protettore Simeone di Verhoturíe, perché lo aveva guarito dall’insonnia proprio mentre venerava le sue reliquie: «Ogni primavera io non dormivo per quaranta notti».