Edvard Radzinskij, "Rasputin, La vera storia del contadino che segn la fine di un impero", Mondadori, 2000., 7 dicembre 2000
Con la scusa di trovare il denaro per costruire una chiesa nel suo villaggio, Rasputin si recò a Pietroburgo
Con la scusa di trovare il denaro per costruire una chiesa nel suo villaggio, Rasputin si recò a Pietroburgo. Col suo viso pallido, l’aspetto da digiunatore, gli occhi penetranti, incantò prima il vescovo Sergij, poi l’asceta e mistico Feofan, che lo introdusse alla corte dello zar Nicola II e della zarina Alice.