Edvard Radzinskij, Rasputin, La vera storia del contadino che segn la fine di un impero, Mondadori, pp. 535., 7 dicembre 2000
Le sette dei flagellanti erano diffuse tra i contadini russi fin dal XVII secolo. Gli adepti ricevevano lo Spirito Santo nel rito orgiastico delle radenie: danzavano vorticosamente per sudare come Gesù nell’orto di Getsemani, e in stato di parossismo si congiungevano per espiare il peccato con il peccato
Le sette dei flagellanti erano diffuse tra i contadini russi fin dal XVII secolo. Gli adepti ricevevano lo Spirito Santo nel rito orgiastico delle radenie: danzavano vorticosamente per sudare come Gesù nell’orto di Getsemani, e in stato di parossismo si congiungevano per espiare il peccato con il peccato. Purificati dal senso di colpa concepivano nell’orgia i figli dello Spirito Santo. Meno numerose le sette dei castrati, nate a metà del XVIII secolo. Cantando inni di gioia gli uomini si castravano con un ferro rovente o con una scure, le donne si amputavano i capezzoli o addirittura i seni. La loro regola, un versetto del Vangelo secondo Matteo: «Vi sono infatti eunuchi che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi vuol capire, capisca» (Mt 19, 12).