Edvard Radzinskij, Rasputin, La vera storia del contadino che segn la fine di un impero, Mondadori, pp. 535., 7 dicembre 2000
Aveva la pelle scura e rugosa, la barba incolta, i capelli, della stessa tonalità, rosso scuro, divisi con negligenza da una scriminatura centrale
Aveva la pelle scura e rugosa, la barba incolta, i capelli, della stessa tonalità, rosso scuro, divisi con negligenza da una scriminatura centrale. Il naso era largo, butterato dal vaiolo. Gli occhi piccoli, chiari, profondamente incavati tra le rughe. «Da essi emanava una forza sgradevole, selvaggia. Lo sguardo era fisso, batteva le palpebre molto di rado, e quello sguardo magnetico, immobile turbava» (Vera Zukovskaja, flagellante e cocainomane, la prima volta che incontrò Rasputin).