Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2000  ottobre 18 Mercoledì calendario

Una sera dei primi di agosto del 1948, Roberto Rossellini organizzò ad Amalfi una visione privata del suo nuovo film, "Amore", che avrebbe presentato a Venezia alla fine del mese

Una sera dei primi di agosto del 1948, Roberto Rossellini organizzò ad Amalfi una visione privata del suo nuovo film, "Amore", che avrebbe presentato a Venezia alla fine del mese. Tra gli invitati, Marilyn Buferd, miss America e interprete de "La macchina ammazzacattivi", che Rossellini stava girando. Alla fine della proiezione, la Buferd, ch’era seduta accanto a Rossellini, gli farfugliò all’orecchio i suoi complimenti, in inglese. La Magnani drizzò subito le orecchie, divenne rossa ed esclamò: «Ma che vo’, ’sta fija de ’na mignotta!». Furiosa che il suo amante «facesse il fesso» proprio la sera in cui mostrava agli amici il film in cui le rendeva esplicito omaggio, la Magnani se ne andò seccata, seguita in silenzio da Rossellini. Sfogò la sua gelosia in albergo. Al culmine della scenata, lanciò la sua scarpa contro di lui: il tacco a spillo gli colpì con precisione la faccia, provocandogli un’ecchimosi. Rossellini restò in albergo a farsi impacchi di ghiaccio, lei prese la macchina e tornò immediatamente a Roma. All’Hotel Cappuccini, intanto, miss America dormiva beata. Causa indisposizione del regista, le riprese de "La macchina ammazzacattivi" furono sospese per cinque giorni: il budget, che non era molto alto, saltò, la lavorazione fu sospesa e il film terminato solo tre anni dopo.