Stefania Parigi, ìBenigniî, Edizioni Scientifiche Italiane., 12 dicembre 2000
"Cioni (piangente): Quant’anni tu hai Monna? Monni: Quasi quaranta Cioni. C.: Quaranta? E io trenta
"Cioni (piangente): Quant’anni tu hai Monna? Monni: Quasi quaranta Cioni. C.: Quaranta? E io trenta. In due si fa un vecchio di settant’anni. Moriamo insieme di vecchiaia Monna, eh? M.: Hai ragione, come disse Dante: essere o non essere? Questo gli è i’ discorso. La vita... Cioni, l’è come una mucca viva e la morte l’è come una mucca morta. C.: Allora tu se’ d’accordo con me, Monna. Si potrebbe... tanto se si more... peggio di così. Dice: mori ti ritrovi peggio. E ’n dove? Ci s’ammazza. Il giudizio... tanto ci s’ha giustificazioni pe’ ogni cosa. Dice: te! Eccomi! Hai rubato? Dico io: sì. Perché? Perché avevo fame. Dice: sei andato alla messa? No. Perché? Perché ero sempre a cerca’ lavoro. Dice: hai desiderato la roba degli altri? Sì. Perché? Perché loro ci avevano tanto e io punto. Dice: hai onorato il padre? No. Perché? Perché l’era sempre a i’ gabinetto. Dice: hai desiderato la donna d’altri? Sì. Perché? Perché ero sempre solo. Alla fine ti sei ammazzato? Sì. Tu ha’ fatto bene. Capito?" (Roberto Benigni e Carlo Monni nel film ”Berlinguer ti voglio bene”).