Michele Serra sulla Repubblica del 7/12/00 a pagina 1., 7 dicembre 2000
"In uno scritto di diversi anni fa, Natalia Ginzburg si riprometteva, per quel viaggio, di portarsi dietro una sedia, tanto stancante le pareva quell’incessante flottare di anime
"In uno scritto di diversi anni fa, Natalia Ginzburg si riprometteva, per quel viaggio, di portarsi dietro una sedia, tanto stancante le pareva quell’incessante flottare di anime. E non voleva certo essere sarcastica, o peggio villana: no, segnalava umilmente l’irrinunciabilità di certi comfort, e di certe misure domestiche e consolanti della vita materiale. E’ strano che il cattolicesimo, per tanti versi la più antropocentrica e dunque carnale delle religioni (è il suo bello!), non abbia cercato di rappresentarsi e rappresentarci l’aldilà in forme appetibili al corpo oltre che allo spirito... Ecco: non è per cavillare maleducatamente, come ospiti che hanno da ridire sull’ospitalità ricevuta, ma il paradiso senza olio, vino e pane, per esempio, non mi riesce di concepirlo. Neppure senza biliardo, se posso abusare della pazienza concessami. Quanto alla sedia di Natalia Ginzburg, la vedo identica a quelle povere e cigolanti delle chiese, oppure di certi circoli per anziani e bar di paese, un tondo di legno con quattro gambe e uno schienale minimo. Una sedia pia (non uno scranno o un trono o un soglio), non arrogante né ingombrante, come lo sono la maggior parte delle cose che abbiamo amato e usato in vita, nessuna delle quali, in fondo, darebbe disturbo, specie in spazi così vasti che nemmeno arriviamo a concepirne la planimetria. Perché se è della resurrezione della carne, che si parla, allora ci sentiamo in buon diritto di sognare una sistemazione davvero a nostra misura (cosy, dicono, gli inglesi), e conviviale. Ecco, il paradiso cristiano, almeno così come l’ho capito fin qui, non è molto cosy, se posso permettermi. Temo di non essere riuscito a evitare la scortesia. Alla Conferenza Episcopale, in ogni modo, non saprei sottoporre altro questito che questo: dove la sedia, e dove il biliardo?".