Vittorio Zucconi su La Repubblica del 11/12/00 pagina 7, 11 dicembre 2000
Il giudice della Corte Suprema americana, Antonio Scalia, è stato tra i maggiori fautori del voto contrario al proseguimento del conteggio manuale delle schede elettorali in Florida ( 5 voti contrari su 9)
Il giudice della Corte Suprema americana, Antonio Scalia, è stato tra i maggiori fautori del voto contrario al proseguimento del conteggio manuale delle schede elettorali in Florida ( 5 voti contrari su 9). "Ci stiamo rendendo ridicoli davanti al mondo" ha argomentato per convincere i colleghi a bocciare il ricorso di Gore. Scalia è il primo giudice italo-americano eletto alla Corte Suprema. Alcuni dati biografici: 64 anni, origini siciliane, eletto nel 1986 da Reagan, molto religioso, repubblicano, amante del poker (si dice giochi almeno una volta a settimana) e della pizza alle acciughe, in famiglia è chiamato ”Ninuzzo”. ”Ninuzzo” sarà il primo giudice, in 224 anni di storia americana, a decidere in maniera così rilevante sull’elezione di un presidente. Le femministe lo detestano per le sue posizioni anti abortiste (la parrocchia della Virginia dove va a messa ogni domenica ha eretto un monumento ai bambini mai nati) ma l’impopolarità di cui gode fra i progressisti non lo scalfisce: la carica di Giudice della Corte Suprema è vitalizia. Curiosità: appena eletto cominciò a farsi crescere una folta barba nera diventando il secondo giudice (maschio) nella storia americana a non radersi.