Claudia Fusani, La Repubblica 5/12/2000 a pagina 27, 5 dicembre 2000
L’articolo ventuno del Testo Unico delle Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa (approvato dalla Commissione permanente Affari Costituzionali lo scorso 22 novembre) stabilisce che sulle nuove carte d’identità elettroniche siano impresse impronte digitali e il rilevamento dell’iride
L’articolo ventuno del Testo Unico delle Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa (approvato dalla Commissione permanente Affari Costituzionali lo scorso 22 novembre) stabilisce che sulle nuove carte d’identità elettroniche siano impresse impronte digitali e il rilevamento dell’iride. Il prossimo 21 dicembre centotrentatre comuni cominceranno a sperimentarle, per la fine del 2001 un milione di persone ne possiederà una. Potranno servire per pagare la mensa solastica dei propri figli, parcheggiare nelle zone a traffico limitato, di votare e accedere con l’opportuno codice ai servizi sanitari. La Commissione Europea ha nel frattempo approvato Eurodac, banca dati europea che conserverà le impronte digitali degli extra-comunitari che abbiano fatto richiesta di asilo politico. La Lega Nord, nel 1997, fu la prima a parlare di raccolta delle impronte.