Claudia Ferrero, La Stampa 14/12/2000 a pagina 3, 14 dicembre 2000
Nel 1977, a George W. Bush che l’aveva chiesta in moglie, Laura Welch rispose: «Ti sposo, ma a un patto: mai e poi mai parlerò a un tuo comizio politico»
Nel 1977, a George W. Bush che l’aveva chiesta in moglie, Laura Welch rispose: «Ti sposo, ma a un patto: mai e poi mai parlerò a un tuo comizio politico». Nel 2000, con un discorso alla Convention repubblicana, ha aperto la campagna elettorale del marito. Con l’ultimatum «O il whisky o me» convinse il marito a smettere di bere: «E’ successo il giorno dopo il suo quarantesimo compleanno. George ha visto il conto del bar e ha smesso». La suocera Barbara le aveva consigliato di non dire mai a George che i discorsi che teneva erano brutti; «Però una sera stavamo tornando in macchina, arrivati davanti a casa mi ha chiesto: allora, come sono andato? Io gliel’ho detto: George, il tuo discorso era tremendo. Lui è andato a sbattere contro il garage».