Giovanna Maria Pace, La Repubblica del 15/12/00 pagina 17, 15 dicembre 2000
Un ricercatore americano del National Institute of Aging, modificando un gene della Drosofila (moscerino da frutta) gli ha allungato la vita da 35 a 70 giorni
Un ricercatore americano del National Institute of Aging, modificando un gene della Drosofila (moscerino da frutta) gli ha allungato la vita da 35 a 70 giorni. Il gene "indy" determina un minor consumo di calorie, unico stratagemma conosciuto per la longevità. Fino ad ora, però, il basso consumo energetico comportava incapacità di procreazione e pesanti conseguenze per il ciclo biologico. La Drosofilia modificata, invece, oltre ad avere occhi rossi luminosi e un doppio paio di ali, continua a rimanere fertile anche quando le consorelle smettono di procreare. I ricercatori stanno studiando la Drosifila perché i suoi cromosomi sono visibili con nitidezza e ne hanno già mappato il patrimonio genetico (simile a quello umano per l’80 per cento). Data la capacità di riproduzione alta e rapida del moscerino é possibile vedere i risultati delle manipolazioni genetiche in pochi giorni. Il rituale di corteggiamento vede il maschio avvicinarsi alla femmina e picchiettarla con le zampe anteriori. I due iniziano, poi, una danza che precede l’accoppiamento vero e proprio.Il gene manipolato é stato chiamato "indy" da "I’m not dead yet"( non sono ancora morto) frase presa dal film "La ricerca del sacro graal" dei Monty Python. Nel film a causa di una terribile epidemia gli infettati venivano sepolti ancora prima di morire