Margherita de Bac, Corriere della Sera 16/12/2000 a pagina 17, 16 dicembre 2000
Nei primi sei mesi del 2000, lo Stato italiano ha speso centocinquantaquattro miliardi di lire in Epo (epoetina alfa), sostanza dopante per gli atleti ma indispensabile nella cura degli anemici, di chi soffre di malattie renali e dei dializzati
Nei primi sei mesi del 2000, lo Stato italiano ha speso centocinquantaquattro miliardi di lire in Epo (epoetina alfa), sostanza dopante per gli atleti ma indispensabile nella cura degli anemici, di chi soffre di malattie renali e dei dializzati. Altri centodue miliardi della spesa pubblica hanno riguardato il GH (somatotropina), l’ormone della crescita, con cui si curano i bambini affetti da nanismo, ma illegalmente usato anche per aumentare la massa muscolare degli atleti. La confezione di un medicinale a base di una di queste due sostanze arriva a costare anche cinquecentotrenta mila lire. Le regioni in cui si è registrato il più alto consumo di Epo sono la Campania (duecento per cento in più della media nazionale) e la Sicilia (centocinquanta per cento in più). Anche lo GH è più usato al Sud che al Nord. Delle diciassette sostanze che assorbono il venticinque per cento della spesa farmaceutica annua dello Stato, sei sono usate in ambito cardiovascolare, quattro sono antimicrobici, due servono per le cure dell’apparato gastrointestinale, una per apparato respiratorio e sistema ormonale. Nel primo semestre del 2000 a spesa farmaceutica complessiva è stata di quasi dieci mila miliardi.