Ulderico Munzi sul Corriere della Sera del 29/11/2000., 29 novembre 2000
"Librerie con orario notturno, folle di ragazzini e genitori all’assalto secondo i canoni fantasmagorici di Halloween, candele, scope e maschere tra gli scaffali dove un tempo dominavano i premi Goncourt, zitelle stagionate e colonnelli a riposo che si avventavano sull’ultimo volume della saga senza vergognarsi del loro preoccupante regresso intellettuale alla pubertà
"Librerie con orario notturno, folle di ragazzini e genitori all’assalto secondo i canoni fantasmagorici di Halloween, candele, scope e maschere tra gli scaffali dove un tempo dominavano i premi Goncourt, zitelle stagionate e colonnelli a riposo che si avventavano sull’ultimo volume della saga senza vergognarsi del loro preoccupante regresso intellettuale alla pubertà. Insomma, una festa al Quartiere Latino, anzi un sabba, considerando che Harry Potter sa di streghe e stregoni. In un certo senso, Parigi ha vissuto la sua notte di Valpurga. Il giovanissimo personaggio anglosassone ideato da Joanne K. Rowling si prepara ad annullare il ricordo di Tintin e la supremazia gallica di Asterix. Certo, Harry, che ormai ha compiuto quattordici anni nell’ultimo volume, non è personaggio di fumetto, ma è come se lo fosse perché le sue avventure nella dimensione magica scorrono come sequenze filmiche. Stavolta si tratta di un torneo di magia tra le più celebri scuole di stregoneria".