Margaret A. Murray, ìLe streghe nellíEuropa occidentaleî, Garzanti., 22 dicembre 2000
"Generalmente durante la cerimonia di affiliazione il Diavolo regalava alla strega un famiglio per la divinazione oppure uno spirito familiare
"Generalmente durante la cerimonia di affiliazione il Diavolo regalava alla strega un famiglio per la divinazione oppure uno spirito familiare... Si trattava essenzialmente di una specie di animali e non di un animale speciale e il Diavolo si limitava ad indicare alla strega l’animale da scrutare a fini divinatori. Lo spirito familiare era un animale piccolo e poteva essere consegnato realmente alla strega, con le istruzioni per la sua alimentazione e il modo di usarlo... Nel 1645 ad Ipsiwich, la vecchia Lakeland confessò che dopo aver firmato il patto col Diavolo ”egli le diede tre piccoli spiriti, due canucci e una talpa”". Tra gli animali trovati in possesso di presunte streghe e identificati come famigli c’erano spesso cani e gatti: nel 1556, presso una certa Waterhouse, c’era un gatto di nome Satana nutrito, secondo le testimonianze, con pane, latte e sangue. Altre testimonianze parlano di "folletti di color bruno", "un gatto pezzato di bianco", "due spiriti come rospi", "un canuccio pezzato, rosso e bianco", "un folletto in forma di gattino grigio". L’usanza di lasciare in eredità un famiglio può essere paragonata a un’analoga abitudine dei lapponi, che tra i beni ereditari hanno anche i demoni.