C. D. G. sulla Repubblica del 22/12/2000 a pagina 35., 22 dicembre 2000
Un gruppo di ricercatori americani e norvegesi è riuscito a stabilire l’esatta geografia dell’antico blocco di terre emerse denominato "Pangea" (dalla cui frammentazione in diversi continenti ha avuto origine l’attuale fisionomia terrestre)
Un gruppo di ricercatori americani e norvegesi è riuscito a stabilire l’esatta geografia dell’antico blocco di terre emerse denominato "Pangea" (dalla cui frammentazione in diversi continenti ha avuto origine l’attuale fisionomia terrestre). Secondo il modello di ricostruzione più famoso (il cosiddetto modello Pangea A), 250 milioni di anni fa il continente africano era saldato a ovest con il Sudamerica e a sud con l’India e l’Antartide, e confinava in alto con l’America del nord, l’Europa e l’Asia, tutte e tre attaccate tra loro. Se però si utilizzano gli studi paleomagnetici (che individuano la posizione originaria di uno strato roccioso attraverso le registrazioni dei campi magnetici terrestri conservate al suo interno), bisogna spostare il Sudamerica più a nord e più a est, facendolo scivolare accanto al Nordamerica o sotto l’Europa. Secondo Rob Van der Voo, uno dei geologi che sono riusciti a individuare la ricostruzione esatta, «la chiave è nel modello di campo magnetico terrestre»: è bastato supporre che in passato il campo si comportasse in modo un po’ diverso dal previsto per ottenere una nuova serie di dati paleomagnetici, che si accordano alla perfezione con il modello A di Pangea.