Il Mattino del 28/12/2000 a pagina 47., 28 dicembre 2000
Fin dall’antichità il vischio viene considerato una pianta dotata di poteri magici: tuttora lo si appende, essiccato, sulla porta di casa per allontanare disgrazie, malattie, fulmini, incendi e influssi negativi, e per favorire relazioni amorose e matrimoni nell’anno a venire
Fin dall’antichità il vischio viene considerato una pianta dotata di poteri magici: tuttora lo si appende, essiccato, sulla porta di casa per allontanare disgrazie, malattie, fulmini, incendi e influssi negativi, e per favorire relazioni amorose e matrimoni nell’anno a venire. La sua carica positiva deriva probabilmente dal fatto che è in grado di crescere in aria, senza radicarsi nel terreno ma semplicemente aggrappandosi ai rami di alcuni alberi tramite speciali radichette (gli "austori"). Il vischio può vivere fino a settant’anni, ricavando le sostanze minerali di cui ha bisogno dall’albero cui si aggrappa, ma è anche capace di svolgere in proprio la fotosintesi clorofilliana attraverso le foglie. E’ poi una pianta dioica, che porta su differenti individui gli organi sessuali maschili e femminili. Esistono, in pratica, piante a fiori maschili e piante a fiori femminili: in questo periodo dell’anno, i rametti pieni di bacche regalati o ricevuti in dono appartengono tutti a "individui" femminili, perché sono questi che possiedono l’ovaio, il quale, una volta fecondato, si ingrossa fino a raggiungere il volume della caratteristica bacca bianco avorio. Il vischio potrebbe inoltre rivelarsi utile nelle terapie anticancro: contiene infatti la viscotossina, una sostanza che sembra avere proprietà necrotizzanti sulle formazioni tumorali.