Da intervista con Indro Montanelli di Andrea Pezzi su LíEspresso del 4/1/01 pagina 40., 29 dicembre 2000
Se avesse vent’anni, Montanelli avrebbe paura delle nuove tecnologie e del fanatismo religioso: «Le ideologie politiche sono morte, ma le religioni tendono facilmente a diventare politica»
Se avesse vent’anni, Montanelli avrebbe paura delle nuove tecnologie e del fanatismo religioso: «Le ideologie politiche sono morte, ma le religioni tendono facilmente a diventare politica». Anche l’individuo, a suo parere, è morto. «Noi andiamo verso una forma sociale da alveare, da formicaio. Ha vinto la società senza vincitori, nel senso che al traguardo è arrivata la massa. Si è realizzata l’aspirazione all’egualitarismo assoluto. Che a me non piace. Quando manca una selezione della qualità è arduo per una società fare passi avanti». A chi sostiene che oggi Internet sia anarchica, Montanelli risponde che «gli anarchici erano spinti dall’odio per il mondo così come si stava evolvendo. Gli anarchici erano in guerra con le macchine». E ancora: «Noi viviamo in una società soffocante, omologante, gli anarchici hanno provato a cambiarla con le bombe, e io stesso non conosco modo migliore». Politicamente Montanelli si dichiara un «cornuto della destra»: «Se penso che la destra sia Berlusconi allora ho sbagliato tutto. Ho sposato una moglie puttana sposando la destra». A sinistra non vede leader. Su Rutelli: «Uno che basa tutto sull’immagine. Avessi qualche autorità sulla sinistra avrei suggerito Amato». Su Bertinotti: «Un personaggio della commedia dell’arte. Passa per un comunista ma Stalin, tipi del genere, li mandava in Siberia». Montanelli non ha intenzione scrivere un’autobiografia («dovrei prendermi a protagonista, mentre io sono sempre stato solo un testimone») e pensa alla morte («ma vedo solo buio»). Sulla sua tomba ci sarà scritto: «Indro Montanelli, giornalista; e tu?».