La Stampa del 28/12/00 pagina 6, 28 dicembre 2000
Nanette Sexton, 57 anni, volendo provare l’infedeltà del ricco marito, Richard Bailey, 74 anni, ha chiesto e ottenuto dal giudice che l’esame del Dna fosse inserito tra le prove d’accusa
Nanette Sexton, 57 anni, volendo provare l’infedeltà del ricco marito, Richard Bailey, 74 anni, ha chiesto e ottenuto dal giudice che l’esame del Dna fosse inserito tra le prove d’accusa. I due si sono sposati nel 1993 e nel 1999 hanno firmato un accordo che prevede per la signora alimenti per 180 mila dollari l’anno (circa 400 milioni di lire) qualora il patto nuziale venisse rotto da adulterio, abbandono o maltrattamenti. Un anno e mezzo, fa insospettita da alcuni comportamenti del marito, la Sexton ha fatto analizzare in laboratorio le lenzuola di una loro tenuta di campagna. Il test ha rivelato tracce del Dna di due persone: Richard Bailey e di un non identificato ospite. L’esame ha escluso che si trattasse del Dna dell’attuale moglie, la quarta. I sospetti di Nanette Sexton sono caduti, allora, sulla moglie precedente che sarà chiamata a testimoniare all’udienza per il divorzio.I difensori del sospetto fedifrago sostengono che la Sexton ha prima approfittato della malattia del marito, affetto da morbo di Alzheimer e da disturbi della memoria, per fargli firmare gli accordi sull’adulterio, poi ha costruito le prove di un finto tradimento per assicurarsi un sostanzioso assegno.