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 2000  dicembre 30 Sabato calendario

A proposito dell’opposizione cattolica alla clonazione degli embrioni congelati, Umberto Galimberti fa notare che neanche Tommaso D’Aquino credeva che l’embrione avesse un’anima

A proposito dell’opposizione cattolica alla clonazione degli embrioni congelati, Umberto Galimberti fa notare che neanche Tommaso D’Aquino credeva che l’embrione avesse un’anima. Il filosofo, padre dell’etica cristiana, sosteneva la tesi dell’«animazione ritardata». L’anima non può essere infusa alla fecondazione, perché la materia (il corpo) non è pronta a ricevere la forma (l’anima). Nel 1973, il filosofo cattolico Jacques Maritain definiva «un’assurdità filosofica» credere che al concepimento ci sia l’anima spirituale. Secondo il cardinal Ersilio Tonini, impiegare un embrione congelato a scopo terapeutico viola il «principio della sacralità della vita». Aristotele, filosofo caro al cardinal Tonini, diceva che nelle questioni di etica non serve appellarsi ai princìpi, ma alla saggezza («phronesis»). «I princìpi sono utili quando si ha a che fare con ciò che accade sempre, come nella matematica o nella geometria, ma non quando si ha a che fare con ciò che fa la sua comparsa di volta in volta». La saggezza consente di prendere decisioni caso per caso. Secondo Galimberti, la decisione etica non ha altro fondamento all’infuori di sè. E’ una scelta sugli eventi che si presentano. A parer suo, se ci si appella alla saggezza aristotelica, è più saggio consegnare gli embrioni in sovrannumero alla scienza che alla spazzatura.