Antonella Mariani su Avvenire del 29/12/2000 a pagina 15., 29 dicembre 2000
A Città di Ho Chi Minh, in Vietnam, sono state mandate al macero sei tonnellate di libri, giornali e riviste, etichettate come «materiale culturale pericoloso» (letteralmente: «velenoso»), perché non contaminassero il popolo
A Città di Ho Chi Minh, in Vietnam, sono state mandate al macero sei tonnellate di libri, giornali e riviste, etichettate come «materiale culturale pericoloso» (letteralmente: «velenoso»), perché non contaminassero il popolo. Secondo la versione ufficiale, le pubblicazioni avevano un contenuto violento o pornografico o legato a credenze superstiziose. Nel rogo, assicurano i funzionari del Dipartimento dell’informazione e della cultura della capitale, non c’erano testi religiosi, ma solo opuscoli di oroscopi, molto popolari tra i vietnamiti. Il materiale distrutto è frutto di un anno di sequestri, compiuti da agenti della dogana, poliziotti e ispettori culturali. La maggior parte delle pubblicazioni arriva illegalmente dalla Cina. Accanto a libri e giornali, sono stati ridotti in cenere 6mila videotape, 5mila audiovisivi, 51mila tra compact-disc e Cd-Rom, oltre a qualche macchina per il gioco d’azzardo.