Silvia Fumarola La Repubblica 8/1/2001 a pagina 35, 8 gennaio 2001
Daniele Luttazzi, a proposito della censura di cui spesso è stato vittima: «Il bello di Mediaset è che il loro Dio è Publitalia: se fai ascolti, è fatta
Daniele Luttazzi, a proposito della censura di cui spesso è stato vittima: «Il bello di Mediaset è che il loro Dio è Publitalia: se fai ascolti, è fatta. Una volta, però, a ’Mai dire Gol’ dissi: "Hanno condannato Priebke all’ergastolo, si vede che non aveva fatto in tempo a iscriversi a Forza Italia". Un deputato telefonò a Berlusconi, che chiamò un responsabile della trasmissione, che chiamò la Gialappa’s, che me lo disse ridendo. Ma qualcuno non si era divertito». «La mia prima censura risale ai tempi degli scout, scrivevo le storie dei "Lupetti pezzati", cadevano nell’acqua inquinata di un fuime e succedevano strane cose. L’hanno fatto finire sul più bello». «Una volta, in Rai, ero nel cast di ’Fate il vostro gioco’ e ho fatto un monologo sulla pedofilia. Dissi una battuta: "Mio padre è un pervertito, l’ho sorpreso al telefono che parlava con un amico americano, contrattava l’affitto di una bambina messicana. Chiedeva: posso fare quello che voglio, anche iscriverla al partito socialista?". L’hanno tagliata e per tredici puntate non ho più detto niente».