La Repubblica del 8/1/01 pagina 24, 9 gennaio 2001
Gli scienziati della Ben Gurion University di Beer-Sheva (Israele) hanno reso noto che è allo studio un nuovo combustibile per navicelle spaziali talmente potente da rendere possibile un viaggio su Marte in soli 15 giorni
Gli scienziati della Ben Gurion University di Beer-Sheva (Israele) hanno reso noto che è allo studio un nuovo combustibile per navicelle spaziali talmente potente da rendere possibile un viaggio su Marte in soli 15 giorni. Attualmente per raggiungere il pianeta rosso ci vogliono dagli 8 ai 10 mesi. Il combustibile potrebbe essere realizzato a partire dall’Americio 242, elemento radioattivo prodotto per la prima volta nel 1944 negli Stati Uniti. I calcoli degli scienziati israeliani hanno dimostrato che l’Americio può sostenere una fissione nucleare anche con barre sottili meno di un millesimo di millimetro. Sarebbe quindi possibile installare un motore a propulsione nucleare sui veicoli spaziali, moltiplicandone la velocità. L’idea di usare l’Americio per la fissione nucleare nasce da un’intuizione del premio Nobel Carlo Rubbia (il progetto si chiama infatti ”propulsione Rubbia”). Secondo la Moon Estates (società che vende appezzamenti di terreno sui pianeti del sistema solare, Terra esclusa), l’utilizzo di motori così veloci aprirebbe la strada alla colonizzazione dell’intero sistema solare.