Mariarosa Mancuso Corriere della Sera 9/1/2001 a pagina 35, 9 gennaio 2001
La scrittrice algerina Assia Djebar vive tra Parigi e gli Stati Uniti. Fino al 1993 scriveva i suoi libri a mano e poi li li ricopiava con una macchina da scrivere elettrica
La scrittrice algerina Assia Djebar vive tra Parigi e gli Stati Uniti. Fino al 1993 scriveva i suoi libri a mano e poi li li ricopiava con una macchina da scrivere elettrica. Ora lavora al computer, e riscrive la stessa pagina anche dieci volte. Lavora tra le sette di sera e le tre del mattino, ascoltando Schubert e Beethoven, Varèse e Bartòk: «Solo musica strumentale, le parole mi distraggono». Mentre scrive, beve solo tè o caffè. Mangia poco, e per non perdere tempo ordina i pasti al ristorante cinese sotto casa. A volte, di notte, si sveglia di soprassalto con un’idea per il libro e per non dimenticarla la appunta sul muro. Ha sempre in tasca un quaderno per gli appunti, di quelli con la copertina colorata e le pagine senza righe né quadretti. Sulla prima pagina di ogni quaderno scrive sempre nome, cognome, data e numero di telefono, nel caso dovesse perderlo.