Anselma Dall’olio Amica 10/1/2001 alle pagine 83-88, 10 gennaio 2001
Le donne e il fascino della divisa. L’attrice Sydne Rome, "Adoro le divise da generale e da ammiraglio, perché sono un segno di merito
Le donne e il fascino della divisa. L’attrice Sydne Rome, "Adoro le divise da generale e da ammiraglio, perché sono un segno di merito. Ma quella con il sex-appeal più forte è il kilt dei militari scozzesi: l’uomo è libero da costrizioni perché sotto non porta niente". Secondo la manager Giancarla Rosi, "Dipende da chi la indossa. Se è Robert Redford in "Come eravamo", senz’altro è affascinante. Altrimenti rappresenta soltanto il potere". La dirigente dell’Eni Daniela Viglione, figlia di un generale, "Mio padre era bellissimo, specie nello smocking bianco d’ordinanza. Ma la magia romantica della divisa era, in primo luogo, nella vestizione. L’uniforme immacolata e in perfetto ordine, indossata in un rituale da favola, evocava principi azzurri e matador". La decoratrice Barbara Frua, "L’uniforme dona sempre, copre i difetti. Le spalle spioventi? Con una giacca della divisa non le vedi. Con il golf da weekend invece le noti subito. La divisa più irresistibile è quella da pilota".