Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  gennaio 10 Mercoledì calendario

L’Olanda è il paese europeo in cui si lavora di più con Internet: gli e-workers sono l’8.9 per cento del totale dei lavoratori, contro il sei e mezzo per cento della media europea

L’Olanda è il paese europeo in cui si lavora di più con Internet: gli e-workers sono l’8.9 per cento del totale dei lavoratori, contro il sei e mezzo per cento della media europea. l’e-working si concentra maggiormente nei call center, tanto che nel 1999 il governo olandese ha varato il "Flexicurity act", una legge che fornisce garanzie anche ai prestatori d’opera con contratti a tempo determinato. Il sindacato Fnv ha inoltre diffuso una sorta di manuale del teleworker, in cui si consiglia di non lavorare mai per più di mezza giornata. Esiste in Olanda anche un forum permanente sul telelavoro, in cui vengono confrontate le esperienze delle aziende che ne fanno uso. Il risultato è che il venticinque per cento delle multinazionali ha aperto il proprio call center in Olanda, mentre, negli ultimi dieci anni, duemila aziende americane hanno aperto qui le loro sedi. Nei call centers olandesi lavorano circa centomila persone (centosessantamila entro il 2003); il settanta per cento sono donne, tra i venti e i ventinove anni; il ventinove per cento lavora part-time.