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 2001  gennaio 12 Venerdì calendario

Un matrimonio brevissimo, durato pochi mesi. Poi è tornato a casa da mammà. E oggi, nonostante il suo appartamento da signorino a piazza della Consolazione, il quasi sessantenne senatore del Ccd Francesco D’Onofrio vive ancora lì, nella grande casa di Corso Vittorio Emanuele, a Roma, insieme a donna Filomena della Memena, che a 85 anni suonati gli lava le camicie a mano e lo comanda a bacchetta

Un matrimonio brevissimo, durato pochi mesi. Poi è tornato a casa da mammà. E oggi, nonostante il suo appartamento da signorino a piazza della Consolazione, il quasi sessantenne senatore del Ccd Francesco D’Onofrio vive ancora lì, nella grande casa di Corso Vittorio Emanuele, a Roma, insieme a donna Filomena della Memena, che a 85 anni suonati gli lava le camicie a mano e lo comanda a bacchetta. Cos’è il suo, senatore, un mammismo di ritorno? «Di ritorno non direi, visto che abitavo da solo già a diciott’anni, mentre frequentavo l’università a Napoli. Sono un mammista da età matura, piuttosto, che ha scelto la mamma come alternativa alla vita coniugale». E come viene accudito da sua madre? «Mia sorella Giovanna sostiene che io mi faccio dominare. E in effetti mamma mi tratta come un bambino. Hai preso l’ombrello? Hai indossato la maglia? Hai messo l’imbottitura nell’impermeabile?».  vero, senatore, che sua madre la sveglia facendole ingurgitare due beveroni d’acqua? «Sì, sostiene che fa bene. Dopo che ho bevuto l’acqua, però, mi prepara il cappuccino». Lei è tra i politici più mondani. La sera che fa? Telefona per avvertire che torna tardi? « inutile, perché se anche arrivo alle tre di notte, mamma non va a dormire». Ma non le pare un ménage un po’ asfittico, senatore, un filo repressivo... «No: se mi sentissi vincolato da una convivenza coatta per necessità economica, o per pura convivenza, avvertirei i limiti di questa situazione. Ma io so di avere i miei spazi di libertà in qualunque momento, nell’altra casa; quindi mi ritengo un privilegiato. Mi piace fare il mammista: ne godo tutti i vantaggi, e gli obblighi non mi pesano». E la mamma come aveva preso, nel ’73, il suo matrimonio con Alessandra, la figlia dell’allora presidente della Corte costituzionale Aldo Sandulli? «Diciamo che tendeva a capitare spesso, casualmente, a casa dei coniugi».