Marzio G. Mian IO Donna 13/1/2001 alle pagine 45-48, 13 gennaio 2001
Alessandro Gassman, a proposito del rapporto con l’immagine del padre: «Se pure tu ti chiami Gassman e hai scoperto già all’asilo che tuo padre non è Brancaleone, ma "solo" un attore superintelligente che divora la vita a grandi bocconi, che ti ha mollato con tua madre quando avevi tre anni, un tizio ingombrante col quale continuano a confrontarti cento volte al giorno, allora, se vuoi evitare che la bellezza diventi una condanna ai lavori forzati, devi conviverci con ironia, riderci su, sfruttarla per divertirti, per fare soldi e sputtanarli, come quando sfilavo a diciassette anni per Coveri»
Alessandro Gassman, a proposito del rapporto con l’immagine del padre: «Se pure tu ti chiami Gassman e hai scoperto già all’asilo che tuo padre non è Brancaleone, ma "solo" un attore superintelligente che divora la vita a grandi bocconi, che ti ha mollato con tua madre quando avevi tre anni, un tizio ingombrante col quale continuano a confrontarti cento volte al giorno, allora, se vuoi evitare che la bellezza diventi una condanna ai lavori forzati, devi conviverci con ironia, riderci su, sfruttarla per divertirti, per fare soldi e sputtanarli, come quando sfilavo a diciassette anni per Coveri». «E’ facile il ruolo del bello, oggi come ai tempi di papà. Più difficile piuttosto essere uomini. Voglio dire uomini-italiani-normali».