Rosario Amodeo, "Guardale le sirene. Crescere nelle Due Sicilie". Marsilio 2000, 13 gennaio 2001
Sambuca, provincia di Agrigento, niente a che vedere con la sambuca. Fondata nell’827 dagli arabi di Zabut (infatti fu Sambuca Zabut fino al 1923), una casba in cima alla collina, seimila abitanti, cento chilometri da Palermo che alla fine dell’Ottocento si percorrevano in due giorni, dormendo nei fondaci di Corleone
Sambuca, provincia di Agrigento, niente a che vedere con la sambuca. Fondata nell’827 dagli arabi di Zabut (infatti fu Sambuca Zabut fino al 1923), una casba in cima alla collina, seimila abitanti, cento chilometri da Palermo che alla fine dell’Ottocento si percorrevano in due giorni, dormendo nei fondaci di Corleone. Storicamente di sinistra (anzi qui è provato il progressivo arretramento della mafia all’avanzare delle forze di sinistra). Vi nacque Gaspare Puccio, uno dei martiri del ’99 (impiccato a Napoli il 2/2/1800) e durante il fascismo ebbe quattro confinati, due ammoniti e un diffidato. «In Italia nell’arco del Ventennio, i condannati al confino furono diciassettemila su una popolazione di quaranta milioni: uno ogni duemilatrecento cittadini. Con i suoi quattro confinati, Sambuca non sfigura quindi sul fronte della Resistenza e della battaglia antifascista».