Rosario Amodeo "Guardale le sirene. Crescere nelle Due Sicilie". Marsilio 2000, 13 gennaio 2001
Mori. «Mussolini incaricò il prefetto Cesare Mori di muovere guerra alla mafia. Già questore di Bologna, Mori vi aveva fronteggiato con risolutezza le squadre nere attirandosi i fulmini dei fascisti
Mori. «Mussolini incaricò il prefetto Cesare Mori di muovere guerra alla mafia. Già questore di Bologna, Mori vi aveva fronteggiato con risolutezza le squadre nere attirandosi i fulmini dei fascisti. Tuttavia Mussolini sorvolò su tali precedenti perché sentì che Mori era l’uomo giusto per la battaglia da intraprendere. Sul finire del 1925, con poteri praticamente illimitati e metodi sbrigativi, Mori diede inizio alla ”pulizia” dell’isola. Malgrado le riserve dei garantisti pelosi, la sua prefettura è ricordata dalla popolazione come quella dell’età dell’oro per l’ordine pubblico in Sicilia. Nonna Maria molte volte ebbe a dirmi: ”Figlio mio, Mori, lamenta qualcuno, metteva in galera con facilità; ma un galantuomo non ce l’ha mai messo!”. E mio zio Filippo Oddo, con evidente rimpianto, aggiungeva: ”Caro nipote, ai tempi di Mori si poteva uscire col portafoglio in mano!” (sottinteso: oggi non si può)». La data di fine di questa notizia coincide con l’inizio della guerra perché non ho trovato quando Mori ha chiuso con l’esperienza in Sicilia