Rosario Amodeo, "Guardale le sirene. Crescere nelle Due Sicilie". Marsilio 2000, 13 gennaio 2001
«In un palazzo gentilizio vicino casa era acquartierato un reparto di soldati italiani. Avviliti e affamati, un giorno alcuni di essi vennero a chiedere di dargli il nostro gatto, per mangiarlo
«In un palazzo gentilizio vicino casa era acquartierato un reparto di soldati italiani. Avviliti e affamati, un giorno alcuni di essi vennero a chiedere di dargli il nostro gatto, per mangiarlo. Genitori e figli con profonda tristezza decidemmo di accontentarli. Amavamo il gatto Lulù, compagno di giochi e spauracchio dei topi; ma la fame di quegli sventurati ci parve più importante e la bestiola fu sacrificata. Poco dopo mi affacciai nell’androne del palazzo che ospitava i militari. Lulù, già scorticato, arrostiva su un treppiede. Piansi, scappai, inciampai cadendo su un coccio di bottiglia che mi procurò al pollice un taglio del quale conservo la cicatrice».