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 2001  gennaio 13 Sabato calendario

«C’erano poi le catacombe del convento dei cappuccini, fondato agli inizi dei Seicento su una collinetta nell’immediata periferia (di Sambuca, provincia di Agrigento - ndr)

«C’erano poi le catacombe del convento dei cappuccini, fondato agli inizi dei Seicento su una collinetta nell’immediata periferia (di Sambuca, provincia di Agrigento - ndr). All’imponente fabbrica, costituita dalla chiesa e dalle cellette dei religiosi, era annessa un’ala seminterrata a forma di rettangolo, quasi un largo corridoio; era il cimitero dei monaci, i cui cadaveri, fino al diciannovesimo secolo, venivano appesi lungo le pareti: sotto i piedi, legati per evitare che il corpo penzolasse scomposto, un recipiente per raccogliere gli umori della decomposizione. Con il passare degli anni la carne si prosciugava; rimaneva lo scheletro, sterilizzato dal tempo, con indosso l’abbigliamento usato al momento della vestizione. "Più o meno ad altezza d’uomo, delle finestre socchiuse fornivano un minimo di luce. Noi ragazzi riuscivamo a scavalcarle e con un salto eravamo dentro. Il gioco consisteva nel togliere alle mummie gli indumenti e portarli all’aperto: al contatto con l’aria, non appena superata la finestra, essi si volatilizzavano suscitando il nostro divertito stupore».