Marco Giovannini, Panorama luglio 1997., 15 gennaio 2001
Be’, non è stato forse lei che una volta diventato famoso e rispettabile come Evan Hunter ha scelto di firmare i suoi romanzi polizieschi con uno pseudonimo, cioè McBain? «Amico, mai sentito parlare degli editori? Il mio agente un giorno ha la bella idea di mandare alla Pocket Book Inc
Be’, non è stato forse lei che una volta diventato famoso e rispettabile come Evan Hunter ha scelto di firmare i suoi romanzi polizieschi con uno pseudonimo, cioè McBain? «Amico, mai sentito parlare degli editori? Il mio agente un giorno ha la bella idea di mandare alla Pocket Book Inc. , filiale di Simon e Shuster, un giallo già rifiutato da altri editori e firmato con lo pseudonimo di Hunt Collins. Il direttore letterario, Herb Alexander, mangia la foglia e telefona al mio agente: ”Questo Collins non è per caso il nostro comune amico Hunter?”. Aveva riconosciuto lo stile. Per farla breve mi invita a pranzo: la colonna della casa editrice era Erle Stanley Gardner e il suo ”avvocato del diavolo”, cioè Perry Mason. Ma Gardner era invecchiato e loro erano costretti ormai a ripubblicare sempre gli stessi romanzi, cambiandogli copertina. E continuavano a incassare un sacco di dollaroni. Non avevo un’idea per una serie poliziesca nuova? Otto giorni dopo gli telefono e gli spiego l’idea portante dell’87° Distretto».