Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  gennaio 15 Lunedì calendario

L’ottantenne Miriam Sernia, amica di Dario Cecchini, il macellaio che declama versi della Divina Commedia tagliando la carne, ha scritto una poesia in onore della Mucca Pazza

L’ottantenne Miriam Sernia, amica di Dario Cecchini, il macellaio che declama versi della Divina Commedia tagliando la carne, ha scritto una poesia in onore della Mucca Pazza. «T’amavo femmina dolce di un pio bove/ ruminante di verde bava/ di cibo senza imbroglio/ lupinella e trifoglio./ Poi, l’homo sapiens decise/ per vili denari/ di farti mangiare i tuoi familiari./ Ti macinò il padre, gli zii e la cugina/ ne fece farina/ e intimò: mangia Rosmunda/ il teschio dei tuoi cari/ offesa senza pari».