Oreste Del Buono sulla Stampa del 13/1/2001 a pagina 23., 13 gennaio 2001
Nel 1951, due deputati Dc, Federici e Migliori, presentarono alla Camera un progetto di legge che istituiva un controllo preventivo sulla stampa a fumetti
Nel 1951, due deputati Dc, Federici e Migliori, presentarono alla Camera un progetto di legge che istituiva un controllo preventivo sulla stampa a fumetti. Secondo il progetto, ogni pagina di fumetti avrebbe dovuto essere sottoposta a una commissione di censura governativa. Per evitarlo, gli editori diedero vita a una loro commissione di autocensura, «con tanto di marchio che appariva orgogliosamente sulle pubblicazioni: "M. G." Garanzia Morale». Sergio Bonelli, figlio di Giovanni Luigi, il creatore di "Tex", racconta: «Noi editori, in assurde riunioni, dovevamo stabilire (o meglio cercare d’interpretare, calandoci nella mentalità dei famosi deputati) i confini della morale. In "Tex" c’era un’indianina con le cosce nude? Presto, una maxigonna! In "Tex" c’era una sciantosa scollata? Presto, un girocollo. E poi in "Tex" c’era la violenza. I pugnali vennero messi al bando e sostituiti con nodosi randelli. I morti resuscitarono, trasformandosi in feriti gravi. Le pistole furono spesso coperte dalla biacca, lasciando buoni e cattivi disarmati. Ma, visto che non c’era tempo per rifare completamente i disegni, i personaggi rimanevano in una posizione di sparo buffa e inspiegabile».