Umberto Eco, la Repubblica 31/12/00 pagina 15., 31 dicembre 2000
«Una volta dicevo a Vattimo che ci sono forse delle leggi di natura, visto che se incrociamo un cane con un gatto o non nasce niente o nasce qualcosa che non desidereremmo vederci girare per casa
«Una volta dicevo a Vattimo che ci sono forse delle leggi di natura, visto che se incrociamo un cane con un gatto o non nasce niente o nasce qualcosa che non desidereremmo vederci girare per casa. Vattimo mi rispondeva che oggi l’ingegneria genetica riesce persino ad alterare le leggi che governano le specie. Appunto, gli rispondevo, se per incrociare un cane con un gatto ci vuole l’ingegneria (e cioè un’arte) questo significa che esiste da qualche parte una natura su cui quest’arte artificiosamente si esercita. Questo significa che io sono più illuminista di Vattimo, ma non credo gli dispiaccia saperlo».