Paolo Di Stefano sul Corriere della Sera del 13/1/2001 a pagina 8., 13 gennaio 2001
«Eppure, come noi, soffre, suda, però ce la fa, e anche se mangia bistecche alte tre dita e montagne di patatine, anche se continua a bere fiumi di birra, non mette mai su pancetta
«Eppure, come noi, soffre, suda, però ce la fa, e anche se mangia bistecche alte tre dita e montagne di patatine, anche se continua a bere fiumi di birra, non mette mai su pancetta. Rimane uno splendido quarantenne (ma la sua età bisogna intuirla), stessa mascella, stesso sguardo perplesso, stesso slancio felino... E’ fedele per vocazione, non dimenticherà mai la moglie indiana Lilith. E’ tutto ciò che l’italiano vorrebbe forse essere, ma sa bene che non sarà mai» (Paolo Di Stefano).