Matteo Spina, Panorama n. 33, agosto 1995, 16 gennaio 2001
Gli eufemismi, e gli scongiuri, si sprecano: death care, passing away, ”tanatoprassia”... Ma sì, il business delle onoranze funebri, specie nei paesi mediterranei, paga il suo dazio lessicale agli inevitabili tabù
Gli eufemismi, e gli scongiuri, si sprecano: death care, passing away, ”tanatoprassia”... Ma sì, il business delle onoranze funebri, specie nei paesi mediterranei, paga il suo dazio lessicale agli inevitabili tabù. Ma negli Stati Uniti sono freddamente consapevoli che si tratta di una delle industrie più fiorenti e redditizie nel futuro di un’Europa a denatalità crescente. Per questo la Service corporation international, la più grande azienda mondiale nel settore, ha offerto 880 milioni di dollari (circa 1.400 miliardi di lire) per l’acquisto, attraverso un’opa, delle Pompes funèbres générales, numero uno in Francia col 30 per cento del mercato locale. Era un anno che Bob Waltrip, proprietario e amministratore delegato della Sci, texano, 65 anni, soprannominato ”Mac Funeral” dal mensile ”Fortune”, ronzava intorno alla Pfg controllata dalla Lyonnaise des eaux. Nell’agosto ’94 aveva già acquistato la filiale britannica di quest’ultima, la Plantsbrook (15 per cento delle onoranze oltre Manica), pagandola quasi 800 miliardi di lire sull’unghia. Qualcuno sostiene che le strategie d’acquisto di Waltrip siano viziate da una certa megalomania.