Eraldo Affinati Panorama 18/1/2001 pagina 82-86, 18 gennaio 2001
In Russia, mille chilometri a nord di Mosca, c’è un carcere di massima sicurezza dove sono rinchiusi 150 uomini
In Russia, mille chilometri a nord di Mosca, c’è un carcere di massima sicurezza dove sono rinchiusi 150 uomini. Si trova su «Isola in fiamme», un isolotto al centro di Beloe Ozero (lago Bianco), in un monastero costruito dopo la rivoluzione bolscevica del 1917. Il centro abitato più vicino è a 250 chilometri, in inverno la temperatura scende fino a -50°. Nessuno è mai riuscito a evadere. I detenuti, serial killer, stupratori, omicidi, sono tutti condannati a morte (la loro esecuzione è stata però sospesa in virtù di una decisione del Consiglio d’Europa). Fino a qualche tempo fa, in Russia, i condannati a morte si uccidevano con un colpo di fucile alla nuca, i corpi venivano cremati, le ceneri sparse al vento. Quattro anni fa, il Consiglio d’Europa (di cui la Russia fa parte insieme ad altri 40 paesi) ha chiesto al ministero della Giustizia di sospendere le esecuzioni. Il ministero ha accettato, ma alcuni partiti della Duma intendono rendere di nuovo attiva la pena capitale.