Stefano Bertezzaghi D 16/1/2001 alle pagine 47-49, 16 gennaio 2001
In un magazzino dell’Ufficio Brevetti e Marchi, a Roma, sono stati ritrovati oltre settantaquattromila brevetti che risalgono al periodo che va dal Dopoguerra al Boom economico
In un magazzino dell’Ufficio Brevetti e Marchi, a Roma, sono stati ritrovati oltre settantaquattromila brevetti che risalgono al periodo che va dal Dopoguerra al Boom economico. C’è un po’ di tutto. La Fiat brevettò un portaombrelli da macchina, mentre un certo signor Francesco Tagliabue registrò un sistema per rendere matrimoniali i sedili della Fiat Cinquecento. Renato Bondi, invece, depositò l’idea di un costume da bagno da donna dotato di camera d’aria che, al contatto con l’acqua, diventava un sdalvagente. C’è poi un antifurto per la pompa della bicicletta, ma anche un guanto da nuoto con le dita palmate, un provolone con dentro un salame. C’è anche un tavolino per chi viaggia in treno: si appende alla retina sopra la testa del viaggiatore, si tira fino a farle raggiungere l’altezza desiderata e vi si appoggia per mangiare, leggere o appisolarsi. Alcuni di questi brevetti hanno poi fatto la fortuna dei loro inventori: la caffettiera Bialetti, la cerniera lampo, la scatola della pasta Barilla con la finestrella, il dolce "Tartufo". Altre invenzioni sono rimaste pura teoria, come il mobile-caminetto, con funzioni di bar, libreria, porta fono-radio-televisore, inventato dall’ingegner Arturo Barbi di Rimini.