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 2001  gennaio 16 Martedì calendario

Talisio Tirinnanzi, 82 anni, titolare della Giuseppe Tirinnanzi spa (guarnizioni e articoli tecnici per l’idraulica, 33 dipendenti), tra la sera del 18 e la mattina del 19 dicembre scorso ha guadagnato 15 miliardi

Talisio Tirinnanzi, 82 anni, titolare della Giuseppe Tirinnanzi spa (guarnizioni e articoli tecnici per l’idraulica, 33 dipendenti), tra la sera del 18 e la mattina del 19 dicembre scorso ha guadagnato 15 miliardi. Motivo: possiede il 3 per cento delle azioni della Banca di Legnano (le acquistò trent’anni fa per amore della sua città, dice che si comprerebbe anche quelle della Bocciofila Legnano, se esistesse). La Banca, nata 113 anni fa, è stata acquistata con un’Opa di 2.000 miliardi dalla Popolare Milano: di qui la pioggia di soldi riversatasi sui piccoli azionisti come il signor Tirinnanzi (che da novembre, con il rialzo del titolo, ha più che raddoppiato il suo investimento, oggi pari a 45 miliardi). Talisio (figlio del poeta Giuseppe, al quale è intitolata la piazza di Legnano), manifesta però un certo fastidio: «Adesso mi tocca pensare a dove metterli, tutti questi soldi. Dopo tanti anni di lavoro ho una posizione tranquilla, agiata. Insomma sono qui in pace e arrivano questi che buttano lì i miliardi a palate. Che cavolo ci faccio? Non ho figli, vivo con mia moglie e la donna di servizio. L’azienda è mia, ma è mio nipote che la manda avanti. Mi toccherà moltiplicare la beneficenza che già faccio».