18 gennaio 2001
La diciottenne Luisa, violentata dal padre operaio fin da quando aveva dieci anni, inghiotte un tubetto di medicinali il giorno prima del suo compleanno (alle amiche aveva raccontato tutto, e anche che la madre non aveva mai trovato il coraggio di fermare il marito, all’inizio il suicidio era stato attribuito a una generica depressione, ma l’autopsia rivelando che la poverina, timida e non fidanzata, aveva rapporti sessuali da molti anni, ha messo sulla giusta strada gli inquirenti
La diciottenne Luisa, violentata dal padre operaio fin da quando aveva dieci anni, inghiotte un tubetto di medicinali il giorno prima del suo compleanno (alle amiche aveva raccontato tutto, e anche che la madre non aveva mai trovato il coraggio di fermare il marito, all’inizio il suicidio era stato attribuito a una generica depressione, ma l’autopsia rivelando che la poverina, timida e non fidanzata, aveva rapporti sessuali da molti anni, ha messo sulla giusta strada gli inquirenti. Rapone, provincia di Potenza, sabato 8 gennaio).