Giampaolo Pansa, L’Espresso n. 4, 1997, 18 gennaio 2001
Scoperte e stupori turbano i sonni di tanti nella piccola città. Eppure, a ben guardare, sembrano turbamenti sproporzionati
Scoperte e stupori turbano i sonni di tanti nella piccola città. Eppure, a ben guardare, sembrano turbamenti sproporzionati. Non è Tortona a uscire a pezzi da questa storia orrenda: c’è in gioco l’onore di un luogo molto più grande, l’Italia che abbiamo costruito e nella quale ci illudiamo di vivere. La banda delle teste vuote è emersa qui, ma avrebbe potuto emergere, e nei fatti è già apparsa e sta apparendo ogni giorno, in qualunque altra città italiana. I fratelli Furlan e i loro amici sono dei normotipi italici di fine millennio. Tanto che ci sembra possibile scrivere che siamo di fronte a una storia banale, che quasi certamente si ripeterà.