18 gennaio 2001
Se esistesse un premio per l’understatement culturale, una specie di Campiello per la sobrietà degli scrittori, è probabile che il professor Edward Ingram si aggiudicherebbe quello del 1996
Se esistesse un premio per l’understatement culturale, una specie di Campiello per la sobrietà degli scrittori, è probabile che il professor Edward Ingram si aggiudicherebbe quello del 1996. Avete presente i ringraziamenti pomposi che gli autori dedicano a collaboratori, editori e mogli senza la cui presenza ”paziente e amorosa” l’opera non avrebbe visto la luce? Be’, il professor Ingram è uno dei massimi storici inglesi. E nel suo ultimo libro, The beginning of the Great Game in Asia, ha scritto questa ”dedica”: «Gli autori spesso ringraziano per l’aiuto dei colleghi. I miei non me ne hanno dato nessuno. Poi ringraziano anche la segretaria. Io ringrazio la mia, Mrs. George Cook, scarsina in dattilografia, ma abbastanza brava nell’ortografia e nella sintassi. Perciò la responsabilità per ogni eventuale errore è mia. Ma la colpa è sua. Per concludere, gli autori ringraziano le loro mogli. Io sono scapolo».