Daniela Bezzi, L’Espresso, n. 4 1997, 18 gennaio 2001
Secondo Daniela Bezzi dell’’Espresso”, alla base del successo delle ”Spice Girls” c’è un look onnicomprensivo: «segni particolari tutti, purché nell’aria e non troppo datati: stile combat, casual, uniform, chic, romantic, sexy, new age, piercing, variamente mixati e serviti - tanto per non rischiare di escludere qualche segmentino di target dai meccanismi di identificazione
Secondo Daniela Bezzi dell’’Espresso”, alla base del successo delle ”Spice Girls” c’è un look onnicomprensivo: «segni particolari tutti, purché nell’aria e non troppo datati: stile combat, casual, uniform, chic, romantic, sexy, new age, piercing, variamente mixati e serviti - tanto per non rischiare di escludere qualche segmentino di target dai meccanismi di identificazione. Ancheggiamenti e sex-appeal per i maschietti; testi simil-femministi e incoraggianti per le sorelline femminucce; sorprendente (e, dati i tempi, controcorrente) ammirazione per la ”vecchia Maggie” (Thatcher), per la gioia di papà; e un brano strappacore, ”Mama”, prossimamente anche in versione single+video (’...sei tu la mia anima, ti voglio bene, mamma) per piacere a tutte le mamme, nonne, zie, prole in fasce che solitamente il pop tiene in scarsa considerazione». Le ”Spice Girls” sono cinque e si chiamano: Gery, Emma, Mel B, Mel C e Victoria. Nazionalità inglese. La scalata al successo è cominciata con un singolo pubblicato all’inizio dell’estate, ”Wannabe”, subito in testa alle classifiche di mezzo mondo. Le cinque non hanno mai tenuto un concerto e tutto il loro successo si basa su tre singles, confluiti poi in un album uscito poche settimane fa e che ha già venduto sette milioni di copie.