Cecilia gatto Trocchi Salute 18/1/2001 a pagina 39, 18 gennaio 2001
Per confezionare le medicine ayurvediche si usano anche pietre preziose ridotte in polvere. Le pietre da triturare vengono messe in forno, ad altissime temperature, avvolte con foglie e ricoperte con uno strato d’argilla alto due dita
Per confezionare le medicine ayurvediche si usano anche pietre preziose ridotte in polvere. Le pietre da triturare vengono messe in forno, ad altissime temperature, avvolte con foglie e ricoperte con uno strato d’argilla alto due dita. Quando l’argilla diventa incandescente e rosso fuoco si toglie il tutto dal forno e si trita la pietra, mischiandola a miele d’api. Le gemme terapeutiche sono sette. I diamanti, cotti per sette volte, sono utili nella cura di asma, tosse, anemia, gonorrea, impotenza, cancro, malattie dell’utero. Il rubino carbonchio viene usato per la malaria e per fortificare il sangue. Il topazio per malatie eruttive e febbrili come vaiolo, tifo e morbillo. Con lo smeraldo si curano febbri, coliche, emorroidi e anemia. Lo zaffiro è ottimo per le malattie nervose, perché l’azzurro calma i nervi, mentre l’onice cura la diarrea e l’occhio di gatto la sifilide. I corallifanno passare l’emicrania, le perle (lasciate a bagno per tre giorni nell’urina di vacca) tonificano il cuore e curano lebbra e cancro.