19 gennaio 2001
Bicamerale. Qualche notizia su questa Commissione Bicamerale che occuperà le cronache politiche per molte settimane
Bicamerale. Qualche notizia su questa Commissione Bicamerale che occuperà le cronache politiche per molte settimane. La Commissione Bicamerale ha il compito di modificare la Costituzione. Ma non si poteva cambiarla semplicemente in Parlamento? No, all’articolo 138 la Costituzione prevede una procedura assai complessa per essere cambiata. In pratica: il Parlamento deve indicare con una legge - approvata da ciascuna Camera con due successive votazioni ad intervallo non minore di tre mesi e a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione - strumenti e modi con cui intende modificare la Carta costituzionale. La procedura seguìta appunto per varare la commissione Bicamerale, che è formata da 75 membri scelti tra i deputati e i senatori. Questa Commissione si occuperà di modificare solo la seconda parte della Costituzione, relativa all’ordinamento della Repubblica. In discussione sono la forma di governo, la forma di Stato, il Parlamento, le garanzie. Sugli ultimi tre punti i margini di incontro fra le varie forze politiche sono abbastanza ampi (tutti sono in linea di massima d’accordo a riformare in senso federalista la forma di Stato, tutti sono d’accordo che le due Camere devono distinguere in qualche modo le loro funzioni, tutti prevedono un sistema di garanzie a tutela delle opposizioni e dei diritti dei cittadini, pur restando aperta la grossa questione della riforma del sistema giudiziario). Sulla forma di governo invece le posizioni sono distanti, non solo tra i due schieramenti (Polo e Ulivo), ma anche all’interno di ciascuno dei due.