Massimo Gramellini, Micromega, n.1, 1997, 19 gennaio 2001
Dotato di un carisma incomprensibile ma reale, ha una faccia e un’etica borghese (per dire, detesta le parolacce e cerca di convincere tutte le coppie che conosce a sposarsi) in grado di tranquillizzare i moderati più di dieci strappi e cento svolte
Dotato di un carisma incomprensibile ma reale, ha una faccia e un’etica borghese (per dire, detesta le parolacce e cerca di convincere tutte le coppie che conosce a sposarsi) in grado di tranquillizzare i moderati più di dieci strappi e cento svolte. Questo man, anzi, questo everyman, ha un progetto molto semplice, mutuato dalle lezioni tattiche di Gianni Brera e dalla pratica politica di Andreotti e Forlani: non desidera comandare, ma durare.`All’attacco scriteriato preferisce il gioco di rimessa. Al bel gioco, la vittoria. Così le prossime mosse lo vedranno in difesa: nel 1997 Veltroni punterà ad accrescere il consenso e a evitare lo scontro. Invece di affrontare D’Alema lo abbraccerà. Finché sarà abbastanza forte da strangolarlo, ma con dolcezza. Non per niente all’Unità lo chiamavano anche «l’epuratore omeopatico», forse la sua definizione più azzeccata.