Massimo Gramellini, Micromega, n.1, 1997, 19 gennaio 2001
Il nuovo gusto democratico, che un tempo si sarebbe chiamato cattocomunista, impregna già il primo dei troppi teleconfessionali giornalieri, ”Uno mattina”, dove si può ascoltare la storia di due bambini che hanno picchiato la maestra
Il nuovo gusto democratico, che un tempo si sarebbe chiamato cattocomunista, impregna già il primo dei troppi teleconfessionali giornalieri, ”Uno mattina”, dove si può ascoltare la storia di due bambini che hanno picchiato la maestra. Il tono è retorico-assolutorio, con i professori che dicono «è una sconfitta per la scuola» e il secchione pieno di brufoli che si traveste da capro espiatorio come Garrone: «La colpa è di noi che li aizziamo». Molto in voga la fiera degli immigrati buoni: ad esempio la prostituta albanese che ha denunciato il magnaccia, accompagnata dal bravo ragazzo italiano che promette in diretta di sposarla. E la mamma della prostituta? Un attimo e arriva anche lei, in commovente diretta telefonica da Tirana e in tempo per partecipare al «quiz utile, a favore dei cittadini»: chi non oblitera il biglietto del treno commette un’infrazione? Se dai la risposta esatta vinci una macchinetta del caffè. Su Rai2 il commosso di mezzogiorno Massimo Giletti sta ascoltando con sguardo da triglia garantista il racconto di un uomo andato in galera per errore: «Dietro le sbarre ho imparato ad apprezzare il cielo, il sole, il mare». Messaggio neanche tanto subliminale: «I giudici sbagliano, a volte».