Claudia Fusani La Repubblica 18/1/2001 a pagina 6; Danilo Paolini Avvenire 18/1/2001 a pagina 6; Lucio Tamburini, Il Giorno 18/1/2001 a pagina 5;, 18 gennaio 2001
Il braccialetto elettronico per il controllo dei detenuti dovrà essere noleggiato, e costerà tra le venti e le trentamila lire al giorno
Il braccialetto elettronico per il controllo dei detenuti dovrà essere noleggiato, e costerà tra le venti e le trentamila lire al giorno. E’ composto da un trasmettitore impermeabile, resistente fino a quattro metri e mezzo di profondità. Verrà installato al polso o alla caviglia, ed ha un raggio d’azione massimo di cento metri. Da sei a dieci volte al minuto, invia segnali radio a una specie di segreteria telefonica che si trova nella casa del condannato. La segreteria comunica periodicamente con il computer centrale di Polizia e Carabinieri, che registra tutti i movimenti del condannato. Se il detenuto esce dal raggio d’azione consentito o cerca di liberarsi dal braccialetto scatta un allarme. Inoltre, chi lo manomette rischia la revoca degli arresti domiciliari e una condanna da uno a tre anni di reclusione. Sarà sperimentato su trecento detenuti e, se funzionerà, potrebbero beneficiarne altri seimila agli arresti domiciliari.