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 2001  gennaio 18 Giovedì calendario

Il braccialetto elettronico per il controllo dei detenuti dovrà essere noleggiato, e costerà tra le venti e le trentamila lire al giorno

Il braccialetto elettronico per il controllo dei detenuti dovrà essere noleggiato, e costerà tra le venti e le trentamila lire al giorno. E’ composto da un trasmettitore impermeabile, resistente fino a quattro metri e mezzo di profondità. Verrà installato al polso o alla caviglia, ed ha un raggio d’azione massimo di cento metri. Da sei a dieci volte al minuto, invia segnali radio a una specie di segreteria telefonica che si trova nella casa del condannato. La segreteria comunica periodicamente con il computer centrale di Polizia e Carabinieri, che registra tutti i movimenti del condannato. Se il detenuto esce dal raggio d’azione consentito o cerca di liberarsi dal braccialetto scatta un allarme. Inoltre, chi lo manomette rischia la revoca degli arresti domiciliari e una condanna da uno a tre anni di reclusione. Sarà sperimentato su trecento detenuti e, se funzionerà, potrebbero beneficiarne altri seimila agli arresti domiciliari.