19 gennaio 2001
Eugenio Anderlini, 50 anni, ex elettricista, ex idraulico, ora disoccupato con figlio drogato. Sua moglie Mirella Di Palma di anni 46, depressa cronica
Eugenio Anderlini, 50 anni, ex elettricista, ex idraulico, ora disoccupato con figlio drogato. Sua moglie Mirella Di Palma di anni 46, depressa cronica. Costei gira da tempo per il paese, chiedendo a tutti chi potrebbe toglierle la vita, una settimana fa è salita fin sul ponte del Pellice con l’intenzione di buttarsi di sotto, ma, dopo aver guardato dabbasso, le è mancato il coraggio. Il marito ha lasciato il lavoro per starle vicino e manda avanti la famiglia con 50 mila lire a settimana che gli passano le assistenti sociali. A un certo punto, domenica scorsa, le dice che va bene, lo farà. Viene compilato il seguente messaggio, che lei scrive di suo pugno e controfirma: «Voglio morire ma non ci riesco. Lo fa mio marito per me. Gli ho chiesto un’ultima prova d’amore. Lui non ne ha nessuna colpa». Infine lui prende una corda, la taglia in cinque pezzi, con i primi quattro le lega mani e piedi, la rivoltola poi a pancia in giù per non guardarla negli occhi mentre muore, afferra quindi il quinto pezzo di corda e glielo stringe intorno al collo, s’aiuta in questo con un paletto, cioè adopera una rudimentale garrota. Infine lei allarga le dita delle mani (lui le ha pulito il viso e cambiato il vestito, l’ha poi adagiata sul lettino di sotto del letto a castello, non è andato a farsi arrestare dai carabinieri che la mattina dopo, alle 9 e 50. In una povera casa di via Pralafera 2, a Luserna San Giovanni, in Val Pellice pressoTorino, la notte di domenica 3 febbraio).